E-Learning
LA STORIA DELLA FORMAZIONE A DISTANZA (FaD)
Tre generazioni di FaD
Nella teoria della Formazione a Distanza (FaD) è ormai ampiamente accettata la distinzione compiuta in origine da Garrison (1985) e Nipper (1989) in tre generazioni. La prima è la scuola per corrispondenza. Nata già nell'Ottocento negli USA e in Canada, aveva il fine di fornire, soprattutto agli adulti, un'istruzione di base ed una preparazione professionale altrimenti impossibili da raggiungere, specialmente per coloro che abitavano in zone isolate.
La FaD detta di prima generazione era basata sull'invio per posta di libri, dispense e test; ai corsisti inoltre era richiesto di restituire i moduli compilati, per verificare i loro progressi.
Negli anni '50 e '60, con la nascita del mezzo televisivo, a queste metodologie vennero affiancate i cosiddetti sistemi di FaD di 'seconda generazione', basati sull'uso di lezioni preregistrate su cassette audio o video e, successivamente, software didattici, CD-ROM, e-mail ed altri supporti.
L'ultima generazione
La FaD di terza generazione, infine, si avvale delle reti telematiche, sfruttando tutte le risorse dell'ICT (Information & Communication Technology) attualmente disponibili ed in continua evoluzione. Proprio per il fatto di sfruttare le potenzialità della Rete, la FaD di ultima generazione è individuata ormai da una pluralità di termini. Quelli attualmente più usati sono on line learning, open learning, distance education, e-learning, distance training, lifelong learning on line.
Internet luogo del dialogo
Internet è il luogo in cui docenti e studenti, fisicamente lontani, possono incontrarsi e comunicare in modo interattivo, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie multimediali. I messaggi infatti viaggiano in modo bidirezionale, e la comunicazione può essere del tipo uno a uno.
Le interazioni in Rete
La multimedialità e le risorse in Internet sono intese come mezzi per potenziare l'efficacia della formazione e l'interazione tra docenti e discenti. In rete sono possibili interazioni del tipo uno a uno. È così possibile dar vita a lezioni virtuali, con dinamiche relazionali e collaborative simili per certi versi a quelle che si verificano in una classe reale.
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